Lo Stile Liberty in Italia: la nuova arte da Roma a Torino

Lo Stile Liberty in Italia, come in tutta Europa dove è chiamata Art Nouveau, anche da noi ha grandi capolavori in tutte le città più importanti partendo dalle due capitali Torino e Roma passando per Trieste, il Liberty a Milano, Viareggio, Savona, il Liberty a Palermo e tante altre.

Affiche stile liberty lampada incandescente 1896 Giovanni Mataloni

L’Art Nouveau, o Stile Liberty in Italia (anche “Stile Floreale” per la sua ispirazione dal mondo naturale), è uno stile di arte e design nato alla fine del XIX secolo e durato fino agli inizi del XX secolo in tutta Europa (e parte dell’America).
È caratterizzato da linee sinuose, forme organiche e motivi floreali. In Italia, l’Art Nouveau ha avuto un impatto significativo sull’architettura, il design e le arti decorative.

Il movimento dietro allo Stile Liberty liberò l’arte dalle catene restrittive della tradizione, permettendo agli architetti di riscoprire le gioie della forma sinuosa, del design non rappresentativo, dei motivi floreali e delle tecniche all’avanguardia (possibilità di plasmare il vetro, il ferro e i metalli, usare il cemento…).

Fu un movimento “permeante” tutte le arti: dalle arti classiche come pittura, disegno, grafica sino alle arti applicate. Il design liberty avvolse gli oggetti comuni, gli arredamenti, l’illuminazione, la moda, il design di mobili, i gioielli, l’illuminazione, la carta da parati, i tessuti, l’arredamento d’interni, la decorazione e l’architettura sono stati tutti colpiti dalla “invasione” della nuova estetica.

Ogni Paese sviluppò la propria variante stilistica dell’Art Nouveau e l’Italia non fece eccezione. Gli architetti italiani, e in particolare siciliani, piemontesi e lombardi, furono tra i più appassionati fautori del nuovo “stile libero”.

In modo particolare l’architettura subì una vera e propria rivoluzione “Liberty” con tantissime espressioni artistiche distribuite in tutto il Bel Paese.

L’Architettura dello Stile Liberty in Italia

In Italia esemplari dell’architettura Liberty sono, partendo dalla capitale Roma, il Quartiere Coppedé che ospita un gruppo eclettico di ville ed edifici residenziali progettati dall’architetto fiorentino Gino Coppedè all’inizio del XX secolo. Dell’edificio i due elementi più particolari risultano l’imponente ed elaborata arcata “Arcone” così come la delizionsa fontana, che decora il centro della piazza del quartiere, decorata con rane di pietra.

quartiere liberty a roma quartiere coppede fontana con le rane

Il portale – l’Arcone – di ingresso del Quartiere Coppedè visto dalla Fontana della Piazza centrale ornata da figure animalesche, rane e da elementi floreali.

A Torino lo stile Liberty è presente in molti quartieri. La città, all’epoca in piena espansione economica e urbanistica, vedeva all’inizio del XX secolo la costruzione di nuovi audaci edifici influenzati dallo stile emergente.

Una delle più suggestive è Casa Florio Nizza (1901), progettata da Giuseppe Velati Bellini e costruita come parte di un progetto di rinnovamento urbano nel cuore del centro storico della città. Un affascinante mix tra Neogotico alla francese e Liberty torinese è invece Palazzo della Vittoria, noto anche come “Casa dei Draghi” o Casa Carrera, che si trova nel quartiere di Cit Turin. Progettata dall’ingegner Gottardo Gussoni, l’edificio di cinque piani, è un trionfo di dettagli riconducibili ai due stili. Di particolare rilievo sono i due draghi alati posizionati ai lati del portone d’ingresso da cui appunto la casa ha preso il soprannome.

LA casa dei draghi a Torino in Corso Francia Liberty a Torino

Alle porte di Torino, nel comune di Collegno, troviamo addirittura un intero particolarissimo villaggio costruito alla fine dell’Ottocento per volere di Napoleone Leumann, importante imprenditore di origine svizzera, per i lavoratori del suo Cotonificio. Il progetto del Villaggio Neumann fu affidato a Pietro Fenoglio che lo progettò in stile Liberty. Al suo interno oggi troverete una stazione d’epoca (la Torino – Rivoli), la Chiesa di Santa Elisabetta in stile eclettico, la vecchia scuola elementare e tanti altri edifici storici in stile Liberty.

Pietro Fenoglio, ingegnere, fu il massimo interprete della nuova architettura nella prima capitale italiana. Tanti gli edifici progettati dall’ingegnere Fenoglio tra cui va citata, ovviamente, Casa Fenoglio – La Fleur sicuramente uno degli edifici Liberty più importanti di Torino e di tutta Italia che colpisce immediatamente per i deliziosi fregi floreali che ricoprono la facciata, i balconi lavorati in ferro battuto e la splendida vetrata policroma. Citiamo ancora Villa Scott, famosa anche per essere stata scelta da Dario Argento come location del celebre film horror Profondo Rosso.

Sempre a Torino (ma sarebbero davvero tante da citare n.d.r.) in ultimo segnaliamo in zona San Salvario il bellissimo portone d’ingresso che i torinesi hanno soprannominato “Portone del Melograno”. Decorato con due alberi di melograno – di evidente influenza francese dell’Art Nouveau – realizzati in ferro battuto e ricchi di foglioline verdi e frutti rossi inseriti in una cornice a coda di pavone in stile floreale, questo portone è uno degli esempi più belli del Liberty torinese.

Il Portone del Melograno a Torino nel quartiere di San Salvario.

Cartolina dei Padiglioni Liberty della Esposizione Universale di Torino del 1902

A Milano, l’Esposizione Universale del 1906 diede grande impulso allo sviluppo dello Stile Liberty in Italia fino a Roma e Palermo, portandovi l’Art Nouveau europea, poiché decine di padiglioni furono costruiti in questo nuovo stile nel luogo dell’esposizione e in numerosi edifici pubblici, decretando così la consacrazione definitiva del nuovo stile che arrivava forte dalla Francia e dall’Austria e che stava diventando lo stile dominante nella città.

Tra le tante espressioni dell’architettura Liberty a Milano da citare assolutamente vi è Palazzo Castiglioni. Durante i primi anni del 1900 l’imprenditore Castiglioni

Palazzo Castiglioni espressione Art Nouveau Torino stile Liberty a Milano

voleva qualcosa di reale per mostrare il suo successo e la sua grandezza. Così ha scelto di avere questo palazzo Art Nouveau progettato dall’architetto Sommaruga. Purtroppo le statue allegoriche femminili (piuttosto nude), i cariatidi all’ingresso non sono state comprese. I milanesi reagirono con risate: la casa era soprannominata “Ca’ di ciapp”, la bum-house. Alla fine le statue furono purtroppo rimosse (nella foto alcuni dettagli della scala monumentale interna).

Tante sono anche le espressioni dello Stile Liberty in Italia nell’edilizia pubblica; tra queste vale la pena menzionare per Milano l’Acquario Civico, situato in un bellissimo edificio in stile liberty nel parco Sempione, è uno degli acquari più antichi del mondo. Uno spettacolare tunnel-bridge trasparente consente ai visitatori di passare sotto la vasca principale. Dall’interno si possono ammirare le diverse specie di pesci da ogni angolo.

Il monumentale Acquario Civico a Milano nel quartiere Sempione in una cartolina d’epoca.

A Palermo lo stile Liberty è lega il successo al nome dell’Architetto Ernesto Basile che crea alcune delle più significative realizzazioni architettoniche dello Stile Liberty in Italia.

La fine dell’800 è stata l’età dell’oro di Palermo. L’enorme ricchezza e le connessioni altolocate di famiglie come i Florio e i Whitaker avevano trasformato la città in una sorta di parco giochi per l’élite europea che gareggiava nella realizzazione delle proprie dimore sempre più “sgargianti” ed imponenti importando sull’isola l’Art Nouveau che stava sconvolgendo la creatività in tutto il continente europeo.

Una su tutte, va menzionata la magnifica realizzazione del Teatro Massimo – teatro dell’opera di Palermo, a cura di Basile. Giovan Battista Basile, padre di Ernesto, fu colui il quale pose le basi stilistiche per l’imponente arrivo del Liberty in Sicilia con il suo progetto per Villa Favaloro.

Dalle idee architettoniche di suo padre, Ernesto lavorò oltre che a Roma, su una serie di edifici iconici che ancora oggi adornano le strade di Palermo, tra cui:

  • Chiosco Ribaudo (1894) – situato in Piazza Verdi di fronte al Teatro Massimo.

  • Villa Igiea (1899) – Basile fu incaricato da Vincenzo Florio di eseguire una riprogettazione completa di un edificio esistente. Ora è un hotel 5 stelle situato in una superba posizione panoramica sopra il porto di Acquasanta
  • Villino Florio (1902) – una villa straordinariamente originale in Viale Regina Margherita. È appena fuori Via Dante e fu commissionata dall’erede del patrimonio Florio
Villino Florio stile liberty talia Palermo

Villino Florio a Palermo – grande espressione del Liberty a Palermo, progettata dall’arch. Basile.

Diventa davvero impossibile citare tutte le grandi espressioni in Italia dello Stile Liberty in architettura. Ci piace qui ricordare però alcune grandi espressioni quali:

  • Villa Sticchi a Santa Cesarea Terme in Puglia in provincia di Lecce. Affacciata su mare questa splendida villa in cui il Liberty, una delle più particolari espressioni dello Stile Liberty in Italia (o Art Nouveau italiana),  incontra elementi decorativi arabeggianti è stata anche scelta come location di numerosi film italiani ed internazionali.
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Villa Sticchi a Cesarea Terme in provincia di Lecce.

  • Palazzo delle Terme di Salsomaggiore Terme in Emilia Romagna in provincia di Parma, grande esempio di Stile Liberty in Italia, è situato nel cuore della città, di cui è diventato il principale simbolo, e fu opera degli architetti toscani Ugo Giusti e Giulio Bernardini e venne inaugurato il 27 maggio 1923.

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Palazzo delle Terme – la facciata del palazzo nel cuore di Salsomaggiore Terme (Parma).

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Expo 1902 Esposizione Universale di Torino 1902 manifesto stile liberty
Casa Galimberti Stile Liberty a Milano
portone del melograno stile liberty a Torino
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stile liberty art nouveau a Roma quartiere coppede
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Su 1Solo potete anche leggere l’articolo sull’Art Nouveau e lo Stile Liberty in Europa.

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