Dall’impero alla Restaurazione

La Denominazione

Lo stile Restaurazione è uno stile francese che descrive le arti e l’architettura prodotti durante il periodo della Restaurazione dall’impero napoleonico, dunque durante i regni di Luigi XVIII e Carlo X (1815 – 1830). Si configura dunque, di conseguenza alla politica e alla cultura antibonapartista del periodo, come cesura netta con lo Stile Impero, che con la sua sfarzosità aveva dominato i primi anni del secolo XIX.

Benché lo Stile Restaurazione abbia un respiro molto ampio, ci concentreremo in questo particolare contesto solo sulla produzione di mobilio.

La Storia

Facciamo un passo indietro. La Rivoluzione Francese (1789) e soprattutto l’avvento dell’Impero Napoleonico (1804) avevano costituito il terreno naturale per sviluppo dello Stile Impero, la cui produzione era volta a riflettere la grandiosità della potenza francese in epoca Napoleonica. Da non sottovalutare fu l’affermazione definitiva in questo periodo storico della borghesia: i borghesi erano soliti commissionare mobili le cui caratteristiche, quasi regali, ostentassero il prestigio sociale appena guadagnato.

Con la sconfitta di Napoleone Bonaparte e la caduta del suo Impero (1814) la monarchia venne restaurata. Sotto i regni di Luigi XVIII e Carlo X si delineò lo stile che gli storici dell’arte avrebbero poi chiamato Restaurazione: come il crollo dell’impero significò il ritorno alla monarchia, così lo Stile Imperiale dovette lasciar spazio al ritorno di un gusto appartenente all’antichità con richiami al gotico medievale. Si tenga presente come ancora una volta in questo periodo la gran parte dei mobili furono costruiti per le famiglie borghesi. La famiglia reale nei secoli precedenti aveva avuto un ruolo da mecenate, e di conseguenza aveva favorito lo sviluppo di nuove correnti artistiche. Le guerre napoleoniche avevano però impoverito i regnanti Luigi XVIII ed il suo successore Carlo X.

Lo stile Restaurazione ebbe inizio sotto il regno di Luigi XVIII, sovrano amante della cultura, intelligente, seguace dell’Illuminismo, di Voltaire e degli Enciclopedisti. La sua politica fu moderatrice e volta alla pacificazione. Queste politiche favorirono lo sviluppo di quella borghesia che, preso il posto dei nobili, divenne cliente di chi produceva i mobili. Sulle sue esigenze si modellò lo stile Restaurazione..

Sotto Carlo X infine lo Stile Restaurazione raggiunse la piena maturità, tanto da essere a volte chiamato “Stile Carlo X”.

Sarebbe però scorretto ascrivere i cambiamenti di stile unicamente ai cambiamenti politici e culturali in atto. Nell’Ottocento, infatti, un nuovo modo di concepire l’artigianato e la produzione di mobili si era fatto strada: le fabbriche, con i loro ritmi e la loro suddivisione del lavoro, sostituirono le tradizionali botteghe con il maestro ed i suoi apprendisti. I mobili iniziarono ad essere prodotti di massa.

Lo Stile

Il termine Biedermeier, in alcune interpretazioni, ha un che di dispregiativo: infatti nasce da due parole cioè l’aggettivo Bieder che significa “semplice”, “sempliciotto” (ma anche “integro” e “onesto”) unito a uno dei cognomi tedeschi più diffusi Meier (o Maier).Per comprendere a fondo lo stile Restaurazione possiamo fare un parallelo con il “gemello” austriaco e tedesco, nato anch’esso in contrapposizione allo stile Impero: lo stile Biedermeier.

In realtà questo stile si contrappone alla sfarzosità dello stile Impero, nel tentativo di riprendere una normalità che il sopracitato stile aveva perso.

La semplicità dello stile Restaurazione non si traduce assolutamente in mancanza di eleganza, anzi!

Fin dai materiali si nota il distanziamento dallo stile che aveva caratterizzato il bonapartismo: come legni per il mobilio si preferirono quelli chiari come l’acero, il frassino, il tasso, il limone e il platano abbandonando materiali più scuri.

Oltre a ciò, il ritorno all’intarsio rende lo stile Restaurazione sempre più distante dal predecessore, rinnovando un’eleganza oramai persa.

Le linee vennero semplificate: la geometria non viene meno, ma vengono leggermente smussate e spesso contengono elementi sferici. Le linee curve si trovano soprattutto negli schienali delle sedie. Spesso le superfici frontali vengono curvate e i fianchi restano dritti.

Vi lasciamo con una selezione di immagini affinché possiate ammirare i lavori del periodo approfondito in questo articolo.

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