Gargano. Il parco nazionale tra storia, natura e tradizioni. Ediz. multilingue – libro introvabile! Edizione multilingue. Parco Nazionale del Gargano – Puglia
Il Parco Nazionale del Gargano (Puglia) – libro introvabile – Ministero dell’Ambiente
Condizioni perfette, praticamente nuovo, in cofanetto originale.
Autori : Nicola Tedesco Perrotti D. (cur.)
Editore: L’Orbicolare
Collana: Parchi nazionali d’Italia
Data di Pubblicazione: 2008
Genere: geografia generale. viaggi
Argomenti : Gargano Parchi nazionali
Pagine: 118
Curatore: Perrotti D.
ISBN-10: 8895061446
ISBN-13: 9788895061443
Gargano. Il parco nazionale del Gargano in Puglia tra storia, natura e tradizioni. Ediz. multilingue
Il Parco Nazionale del Gargano – Puglia – Libro introvabile
Conosciuto più come luogo di villeggiatura o, per chi crede, come luogo della predicazione di Padre Pio che come parco naturale, il Parco Nazionale del Gargano porta con sé nell’immaginario di milioni di italiani nomi evocativi, di solleone, case bianche e atmosfere vacanziere, come Peschici, Vieste, la Foresta Umbra, le Isole Tremiti, zone tra le più caratteristiche del nostro Paese.
Zone dove ci si cuoce nel sole e ci si tuffa in uno dei mari più belli e limpidi d’Italia (benché, secondo le recenti stime di Legambiente, non eccellano nella classifica dei più puliti). Questa parte della Puglia è anche una delle più ricche di habitat differenti e biodiversità. Il motivo risale alla conformazione morfologica dello “sperone d’Italia” e alla sua storia. Quando, tra le lagune e la terra ferma, cominciarono ad emergere gli Appennini – e stiamo parlando di centinaia di milioni di anni fa – il promontorio non c’era ancora, o meglio era solo un’isola, separata dal continente. Solo più tardi il promontorio si sarebbe congiunto alla terra ferma formando l’inconfondibile “sperone”, ma l’origine “isolana” della zona ha comunque segnato l’evoluzione ambientale dell’area, con il suo cuore verde, ma pure con un mosaico di laghi costieri, una collana di isole dirimpetto e un deserto di pietra alle spalle che solo in condizioni isolate avrebbero potuto formarsi.
Si tratta di un habitat ricco e vario, come è difficile incontrare in Italia. L’autentico puzzle di ambienti concentrati in un territorio così ristretto fanno del Parco più un’isola che un monte, che peraltro raggiunge solo i 1.065 metri col monte Calvo.
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