Giorgio Kienerk – di Eugenia Querci per Umberto Allemandi Editore
Giorgio Kinerk – Umberto Allemandi Editore Torino – libri d’arte su 1Solo.com
Titolo: GIORGIO KIENERK 1869-1948
Casa editrice: UMBERTO ALLEMANDI & C.
Data di pubblicazione: 2001
Legatura: Hardcover
Condizione sovraccoperta: piccoli segni di lettura. Ottime condizioni
Giorgio Kienerk (Firenze, 5 maggio 1869 – Fauglia, 15 febbraio 1948) è stato un pittore, scultore, grafico e illustratore italiano.
Giorgio Kienerk nacque da Marco, di origine svizzera e impiegato al Ministero della pubblica istruzione (allora Firenze era capitale d’Italia), e dalla francese Stéphanie Gallyot.
Fu allievo dello scultore Adriano Cecioni e del pittore Telemaco Signorini, entrambi appartenenti al movimento artistico dei Macchiaioli.
Intorno al 1890, insieme ad altri giovani pittori toscani (tra cui Plinio Nomellini) che verranno poi chiamati Postmacchiaioli, Kienerk si volse verso nuovi orientamenti artistico-culturali di tendenza internazionale, come il divisionismo, il simbolismo e l’Art Nouveau; la naturale adesione a questo clima di rinnovamento introdusse l’artista nei circuiti espositivi europei.
Sul finire del secolo e poi nel Novecento rivolse il suo interesse non solo alla pittura e alla scultura, ma anche all’arte grafica che avrebbe preso il suo avvio ottenendo subito larga e fortunata diffusione. Palesando la sua grande capacità inventiva, lavorò come illustratore per note riviste dell’epoca rendendosi protagonista di notevoli innovazioni formali. Particolarmente significativa la collaborazione con Mario Novaro per la realizzazione della rivista La Riviera Ligure.
La serie dei “Sorrisi” (disegni e litografie), realizzata dall’artista Giorgio Kienerk intorno al 1900, è stata vista come una singolare ricerca di sintesi formale su un tema tipicamente fin de siècle e posta in relazione (Pallottino 1988; Pacini 1989) con il procedimento della solarizzazione fotografica, di cui ricorda l’effetto, per l’eliminazione dei mezzi toni.
Geniale e leggera modulazione grafica del volto femminile, identificato in quello della modella Ada Baldini (Querci 2001), la serie si colloca in una rete di esperienze peculiari del principio del Novecento, legate tutte in qualche modo all’analisi e alla celebrazione del sorriso nelle sue varie accezioni.
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